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Antico borgo del comune di Sessa Aurunca (CE) - le cui origini risalgono
a molto tempo prima dell'anno Mille - guarda, dalle sue colline
digradanti intorno, a nord verso il vulcano spento di Roccamonfina, a
sud verso il mar Tirreno, ricco di storia e di leggenda, ad est verso
Teano e ad ovest verso Tuoro e l'antico convento dello Spirito Santo. La
sua popolazione, dedita prevalentemente all'agricoltura ed oggi in
notevole decremento per la crisi che investe ormai da tempo il settore,
ha fatto emergere, nel corso degli anni, figure che hanno onorato il
paesello natio anche fuori del suo territorio. Per chi, giungendo
dall'antica via Appia al bivio di Cascano di Sessa Aurunca, desiderasse
ammirare le verdeggianti colline che fanno corona al paese, risulta
facile immettersi sulla strada provinciale n°7 - direzione Roccamonfina -
e raggiungere Valogno dopo pochi chilometri. A poca distanza dal centro
abitato si può osservare, sul lato destro della già citata strada
provinciale, una croce in ferro, ivi collocata dai Padri Passionisti
nell'anno 1948, il giorno 11 Aprile. A questo punto non possono sfuggire
all'attento osservatore i ruderi della Torre Campanaria della più
antica chiesa di Valogno, dedicata a S. Michele Arcangelo e citata nella
Bulla di Adenulfo sotto il titolo di "Ecclesia Sancti Angeli de Balineo
Piccolo" nella quale vengono ricordate le 58 chiese della Diocesi di
Sessa Aurunca "nell'anno 1032 a partu Virginis". Inoltrandosi ancora
verso il piccolo borgo si notano, sempre sul lato destro della
provinciale, l'edificio scolastico e, sul lato sinistro, il Parco della
Rimembranza, col monumento ai Caduti della І e ІІ Guerra Mondiale. Sono i
luoghi della memoria, con la vicina chiesa parrocchiale, più cari a
tutti i cittadini di Valogno, e, richiamando commoventi rimembranze,
vogliono testimoniare a colui che passa, che i valori trasmessi dalla
scuola sono sempre validi e permanenti, come hanno dimostrato i
cittadini di Valogno caduti per la difesa della Patria "L'alma donando
al fato, guardando all'avvenir". Percorrendo via Palazzo si notano,
ancora, la località comunemente chiamata "ortale", vicolo Nicoletta e la
Cappella dedicata a S. Antonio, con la sovrastante Torre del pubblico
orologio, al centro di una piccola, ma accogliente piazzetta. Prima di
inoltrarsi verso la parte più scoscesa del paese, non si può non alzare
lo sguardo verso "i Natali", e quindi visitare questo suggestivo vicolo
che si inerpica in alto, dove è possibile fare una piacevole sosta per
gustare squisite pietanze locali al "Ristorante Pizzeria Antico Borgo
dei Sapori". Proseguendo lungo via Palazzo, notiamo via Razzini,
Via Vallanito e Via S. Maria delle Grazie, ognuna della quali ha da
offrire un suggestivo scorcio allo sguardo di un attento osservatore,
innamorato delle cose semplici di una volta. Andando verso il limite
meridionale della zona urbana del paese, ci si trova al cospetto di una
Cappella privata, dedicata a S. Giuseppe, con la sua caratteristica
torre bifora - in tufo giallo locale - recentemente restaurata. Ancora
poche case e siamo giunti all'imbocco della più antica caratteristica
strada pedonale di Valogno - comunemente chiamata "Perruni", dal
francese "Perron - gradinata", fatta con grosse pietre, che consentiva
agli antichi abitanti di Valogno di raggiungere le località vicine, fino
a Sessa Aurunca, sede del Comune, di cui Valogno è una delle più
antiche e caratteristiche frazioni.
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